Musica Elettronica Open Source – Recensione Mixxx: il più avanzato software per DJ

Musica Elettronica Open Source - Recensione Mixxx: il più avanzato software per DJ

Editoriale di mrk25

Il successo e l’influenza della musica elettronica nelle nostre culture ci portano inevitabilmente al dilemma linguistico del verbo “suonare”, ovvero alla celebre polemica tra musicisti tradizionalisti ed elettronici: il dj suona o preme play? Per rispondere a questa domanda senza pregiudizi  è sicuramente necessario sapere qualcosa sugli strumenti e sulle tecniche musicali, dagli albori sino ad oggi.

Vogliamo quindi presentarvi un bellissimo software che simula in un pc un setup professionale da DJ, dove i dischi sono le tracce della propria libreria musicale: un prodotto completamente gratuito ed open source che non ha nulla da invidiare ad i suoi omologhi commerciali mainstream.

Dopo aver fatto la conoscenza di questo bellissimo software la nostra risposta finale alla domanda di prima non può essere che una: con gli strumenti odierni è talmente semplice ottenere e riprodurre musica che a livello pratico chiunque può farlo con un minimo di allenamento, ma questo fatto non può declassare a prescindere dei veri artisti che vogliano esprimersi con gli strumenti  e le tecniche del DJ

Recensione di mrk25 e vla

La prima impressione quando si apre Mixxx è quella di trovarsi davanti ad un programma cutting-edge, un software che non teme di dichiararsi all’avanguardia ed al passo con lo stato dell’arte degli altri software per la musica eletteronica.
Primo punto a favore, l’organizzazione della propria libreria musicale: oltre alle classiche visualizzazioni per autore, album e cartella abbiamo a disposizione anche un pannello per creare vere e proprie “borse di dischi” (chiamati Crates, “cassette”) ovvero raccolte di musica per le specifiche occasioni: esattamente come quando – con i dischi in vinile – si preparava la borsa dei dischi per esibirsi ad un evento o ad una serata.

Dal punto di vista dell’ interfaccia che simula il deck da DJ, la sintesi tra estetica ed usabilità è semplicemente fantastica. Anche con hardware datato o con risorse di RAM e GPU molto limitate, i controlli ed il rendering dell’interfaccia sono fluidi senza mai gravare eccessivamente sulla CPU.
Da notare anche che le skin dell’interfaccia sono totalmente customizzabili e che sono già presenti numerosi preset per varie esigenze e misure di monitor: utilissima la skin “Late Night” con le forme d’onda dei due deck sovrapposte che permettono di mettere a tempo le tracce quasi soltanto “a vista”.

Sempre dal punto di vista della compatibilità da notare il supporto per i più diffusi vinili di controllo e i preset di mappatura midi per una ampia gamma di controller usb.

Una scelta progettuale a cui abbiamo fatto caso e che ci ha fatto riflettere è che – a differenza ad esempio di quanto avviene in Traktor – in Mixxx non è permesso trascinare una nuova traccia su un deck durante la riproduzione: scelta che se da una parte costringe a premere stop prima di caricare una nuova traccia, dall’altra evita che per errore si possa fare uno stacco netto su ciò che viene riprodotto: a chi non è mai capitato di trascinare sbagliando deck, proprio sul momento più bello della traccia attualmente in riproduzione?

Al di là di questo breve commento tecnico, lasciamo a voi il giudizio, ma solo dopo aver guardato la nostra prova hands-on:

Considerando che non avevamo mai messo mano prima sul programma e che siamo riusciti a realizzare questo video demo senza cuffie nè controllers il nostro giudizio finale su questo software non può essere che un 10!